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Bairo

Bêr

Benvenuti a Bairo

Lungo il Canale di Caluso, tra verdi colline e vigneti di Neretto

Cosa fare


Il Comune di Bairo fa parte della Città Metropolitana di Torino.
Si trova su una delle colline esterne dell’Anfiteatro Morenico d’Ivrea a pochi chilometri di distanza da Agliè e Castellamonte.
Percorrendo la “Salita ai Castelli”, dopo aver parcheggiato nella centrale piazza del Municipio e averne ammirato la caratteristica facciata di mattoni e archi canavesani, si giunge alla Chiesa di Santa Marta,  risalente al 1600. Di fianco la Torre Rossa dell’Orologio, che già alla fine del XIV secolo svettava al centro del paese.
Scendendo in Via Principe Tommaso si incontra un alto edificio, un tempo cantina nuova degli amici, poi l’Asilo infantile di Bairo, dove si può trovare una lapide marmorea con tutti i nomi dei benemeriti.

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Seguendo la strada si arriva nella piazza della settecentesca Chiesa Parrocchiale dedicata a San Giorgio Martire, patrono del paese che viene festeggiato la prima domenica del mese di maggio.

A Bairo per chi ama il trekking e la natura è possibile percorrere a piedi, magari a passo di nordic walking, o in bicicletta, un anello di circa 5.5 Km che lascia il centro del paese, in direzione Castellamonte, passando davanti a quello che un tempo era il palazzo dei Baroni D’Emarese, oggi casa di riposo, sino alla Cappella di San Sebastiano. Proseguendo tra campi coltivati e prati si raggiunge il Canale di Caluso e il ponte che lo attraversa dove si possono trovare i resti di un antico mulino. Costeggiando sulla sinistra il Canale per circa 300 metri, si gode di una vista mozzafiato a 360° che, se si è fortunati, va dalla collina di Torino al Monviso, al Gran Paradiso, alla Quinzeina e al Mombarone. Al primo ponte si può ritornare verso Bairo passando dalle cascine di Santa Maria di Zinzolano. Sulla strada del rientro un maneggio e i vigneti di Neretto di Bairo.

Attrazioni principali


  • Mulino sul Canale di Caluso

    Il mulino, ottimamente ristrutturato, nei secoli scorsi utilizzava l’acqua del canale per la molitura dei cereali e la pesta della canapa; oggi è di proprietà privata.

    La “Bialera Brissaca”, più conosciuta come Canale di Caluso, fu realizzata per volontà del maresciallo Carlo Cossè de Brissac.

  • Palazzo Comunale

    L’edificio che oggi ospita il Municipio era, sino alla fine dell’Ottocento, di proprietà delle famiglie Cima e D’Emarese. Oltre ai tipici archi canavesani, caratterizza la facciata un’antica meridiana sul lato sinistro del primo piano del fabbricato.

  • La Torre Rossa

    La torre quadrata con merli domina il centro del ricetto dal 1300: alta e possente, costruita in mattoni rossi che le danno l’appellativo. Anticamente nei suoi sotterranei venivano rinchiusi i prigionieri che, una volta giustiziati, venivano appesi ad una pietra che sporgeva dalle sue mura, in modo che tutti potessero vederli. Il meccanismo dell’orologio che oggi caratterizza la torre, risale al 1803.

  • Santa Maria di Zinzolano

    La tradizione vuole che il nome di questo Santuario derivi dalle nocciole (ninsola), perché in un noccioleto della zona sembra sia apparsa la Vergine che avrebbe dato la parola ad un giovane pastore sino ad allora muto. In realtà le prime fonti storiche risalgono all’inizio del XIV secolo, durante la visita pastorale del vescovo d’Ivrea. L’attuale edificio è di epoca settecentesca.

  • Chiesa Parrocchiale di San Giorgio Martire

    La chiesa barocca dedicata a San Giorgio Martire, patrono del paese, è stata costruita tra il 1764 il 1777 su progetto dell’ dell’architetto alladiese Bernascone. La scalinata di accesso al sagrato è invece più antica e fa parte della vecchia chiesa demolita e ricostruita perché in rovina.

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Ti invio questo link perchè penso possa interessarti.

Bairo, https://visitcanavese.it/bairo/