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Castello Ducale di Agliè

Agliè – AMI

Reale villeggiatura di campagna

Da “fortezza” a sontuosa residenza

Il Castello di Agliè è una delle residenze reali sabaude piemontesi iscritte alla Lista del Patrimonio UNESCO dal 1997. Nasce come struttura fortificata per il controllo del territorio.  La trasformazione in dimora nobiliare avviene a metà ‘600 con conte Filippo di San Martino di Agliè, straordinaria figura che rivestì un ruolo di primo piano nel Ducato di Savoia.

Il progetto fu affidato ad Amedeo di Castellamonte, architetto di corte e uno dei maggiori esponenti del barocco piemontese, scomparve così la fortezza medievale e apparve la sontuosa residenza, con i suoi quattro piani e 5.000 metri quadrati, degna di un’importante famiglia aristocratica.

Salone da Ballo

Seicento

Il Castello ebbe così due cortili e “doppia facciata”: una sul giardino e l’altra verso il borgo del paese.
A questo periodo risale il Salone da Ballo (o Salone di re Arduino), dove molto probabilmente appaiono raffigurati in ginocchio il conte Filippo di San Martino e nei panni della Vergine Cristina di Francia conosciuta come Madama Reale. Sulla volta affrescata viene reso omaggio a re Arduino, primo re d’Italia, per riaffermare la discendenza della casata dei San Martino al Marchese d’Ivrea.

Salone di Caccia

Settecento

Nel secolo successivo il castello fu acquistato dai Savoia entrando così a far parte delle residenze sabaude. Con l’intervento dell’architetto Ignazio Birago di Borgaro arrivarono ad Agliè le maestranze di corte come lo stuccatore Giuseppe Bolina per gli apparati decorativi del grande atrio d’ingresso: il Salone di Caccia con scene e trofei di caccia.

Galleria alle Tribune

L’intervento architettonico di maggior impatto realizzato dal Birago fu di unire la residenza al borgo alladiese attraverso la “Galleria alle Tribune” per permettere di raggiungere la nuova chiesa per assistere alle funzioni religiose.

Fontana dei fiumi

Settecento

L’architetto Birago chiamò anche i fratelli Filippo e Ignazio Collino per realizzare le statue della fontana dei quattro fiumi del Canavese: “la Dora che si getta nel Po”, “l’Orco giovane” e il “vecchio Malone”.

Nel 2017 è stato eseguito il restauro del gruppo dei Tritoni della Fontana dei Fiumi dal Centro di Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”.

Ottocento

Nella prima metà dell’Ottocento il giardino “all’italiana” venne trasformato da Xavier Kurten secondo lo stile paesaggistico “all’inglese”, caratterizzato dalla presenza dei grandi alberi.

LE COLLEZIONI

Ottocento

Carlo Felice di Savoia e sua moglie Maria Cristina di Borbone fanno della dimora di villeggiatura nel luogo in cui conservare le loro collezioni private. Oggi si possono ammirare molti dipinti ottocenteschi: paesaggi o quadri di soggetto storico che ripropongono avvenimenti importanti di casa Savoia.

Sala Tuscolana

Importante anche la raccolta archeologica di statue e reperti di età romana (II secolo d.C) rinvenuti nella villa Rufinella (antica Tuscolo) presso Frascati.

   Informazioni

Si consiglia di verificare eventuali chiusure non previste

Castello di Aglié
Piazza Castello, 1
10011 Aglié (TO)
Telefono biglietteria/prenotazioni: 0124 330102

Sito WEB Polo Museale Piemonte
link esterno

Piazza Castello 2, Agliè

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Castello Ducale di Agliè, https://visitcanavese.it/castello-ducale-di-aglie/