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Le Ricette del Canavese
tra ricordi e tradizione

PURCÌN PANÈ

Tiri Enrico

“La vita è come andare in bicicletta: se vuoi stare in equilibrio devi muoverti”

A. Einstein

I PORCINI IMPANATI

Ecco una ricetta prestigiosa, verrebbe da pensare. E invece no.

Il Masero sorge sulle prime propaggini di una collina nell’Anfiteatro Morenico Canavesano
Lì, funghi a iosa, e perciò comuni nel menu dei maseresi nella stagione propizia, tra estate e autunno. O almeno così era fino a quando i contadini la tenevano linda come un giardino, la collina, e chi andava a funghi non raspava come un cinghiale ma raccoglieva con rispetto.

I funghi più piccoli e freschi finivano sott’olio, i più grossi e morbidi venivano affettati e messi a seccare al sole su graticci. Gli eventuali vermi inquilini erano sfrattati dal caldo.


  • Porcini maturi ma non sfatti

  • Uova

  • Panpesto

  • Sale e pepe

  • Olio per friggere

E qui entrano in scena un fratello e un cugino adolescenti, assidui ed esperti raccoglitori, un po’ per passione e un po’ per autofinanziamento: anche allora i funghi si vendevano bene.

I due sono spesso tallonati dalle gemelline. I “grandi” vanno a funghi? Anche noi! E così, con santa pazienza, i ragazzi si accollano le sorelline-cuginette e via per i boschi, di mattina presto. I due hanno il fiuto e l’occhio allenati e puntano decisi sui porcini, snobbando la fungaglia di serie B.

La mia gemella e io invece, nella nostra inconsapevolezza degna dei Cappuccetto Rosso che sembriamo, appoggiamo con religiosa reverenza nel cestino, sulle foglie di castagno, tutto quel che troviamo, compresi quei funghi da fiaba, così rossi e attraenti.

A funghi si gira un po’ separati e il tempo vola. Quando ci ritroviamo con i “grandi” la gloria della nostra impresa si volge in amara sconfitta: fratello e cugino con occhio compassionevole e mano crudele via questo, per carità, è velenoso!, via quello lì, non vedi che sembra di legno?, fa schifo,e così via.

Alla fine nel nostro cestino sopravvivono un paio di porcinetti e qualche garitula, i gialli finferli che proprio tutti riconoscono. 

I loro cesti, invece, sono nature morte caravaggesche, cornucopie, allegorie dell’abbondanza.

Ma che sarà mai? Un attimo di muso lungo e poi via a casa trotterellando allegre, perchè oggi di sicuro la mamma ci fa i funghi impanati.

Si affettano i funghi piuttosto spessi, si passano nell’uovo sbattuto con un pizzico di pepe e poi nel pan pesto; si fa friggere in olio alto, si sala e si mangia immediatamente.

Facilissimo e buonissimo.

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Ti invio questo link perchè penso possa interessarti.

Porcini impanati (purcin-pane), https://visitcanavese.it/porcini-impanati-purcin-pane/